La perdita del lavoro rappresenta un problema ricorrente nel mondo

attuale. La preoccupazione nel non riuscire a trovare più un
impiego, l'età avanzata, la mancanza di esperienze fatte in un determinato settore, un licenziamento ingiusto, l'enorme concorrenza con i tanti disoccupati, portano a conseguenze importanti nella propria salute che sono spesso diagnosticabili in: un aumento dello stato d'ansia e di sfiducia nelle
proprie capacità, un abbassamento di autostima e un forte
stress con l’aggiunta di malattie psicosomatiche tra cui: ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, insonnia. Avere un impiego è considerato come essenziale per il mantenimento del benessere psicologico e fisiologico.

Molti studi hanno evidenziato quanto questo possa essere paragonato alla perdita di una persona cara, ad un lutto; infatti inizialmente si assiste ad una visione irrealistica di ciò che è capitato, al senso di impotenza, alla frustrazione di non essere stati sufficientemente capaci e meritevoli di quel posto.

Successivamente occorre elaborare l’accaduto, accettarlo come parte della propria vita, di un momento passeggero che ci ha destabilizzato, ma che, al tempo stesso, ci consente di progettare una nuova realtà, un nuovo capitolo in cui noi siamo gli attori principali su cui fare affidamento. Perdere il lavoro infatti può rappresentare un opportunità che ci viene offerta per modificare sia i nostri atteggiamenti (diventando magari più risoluti), sia nella capacità di rimetterci in gioco, nell’affrontare nuove sfide (nuovi lavori) che prima non consideravamo, scoprendo così una parte di noi di cui non eravamo a conoscenza.

Qual è il modo per raggiungere e recuperare il benessere perduto?

C’è da premettere che tutti noi siamo diversi, ogni persona ha vissuto delle esperienze di vita differenti che possono incidere molto sulle scelte e sui comportamenti che si adottano nei confronti di determinate situazioni. Per poter affrontare questo scoglio, occorre fare affidamento ad un professionista che aiuti a superare questo periodo di crisi, il senso di fallimento, il vuoto interiore che caratterizza questo nostro momento.

Quali sono le principali tecniche che lo psicologo può attuare con noi?

Innanzitutto il colloquio clinico che permette di indagare la personalità del paziente, le cause di quanto accaduto, e successivamente verranno costruite ad hoc dei percorsi e delle tecniche da utilizzare per ridurre l’ansia e lo stress. Un esempio può essere il training autogeno: una tecnica di rilassamento psichico e fisico che conduce la persona a distendersi e a tranquillizzarsi ascoltando il proprio corpo. Una tecnica riconosciuta e convalidata scientificamente che, se applicata con costanza, porta ad eliminare i sintomi.